DAVID RODIGAN +
NORTHERN LIGHTS +
BURNIN FYAH
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ATTENZIONE: lo spettacolo inizierà inderogabilmente alle 21.00: dalle 21.00 alle 22.00 warm-up BURNIN FYAH, dalle 22.00 alle 01.00 DAVID RODIGAN, dalle 01.00 a finire NORTHERN LIGHTS.
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INGRESSO:
dalle 20.00 alle 22.00 € 10,00 (solo ingresso) oppure € 13,00 (ingresso + bibita + panino) - dalle 22.00 alle 01.00 € 13.00 - dopo l’una ingresso libero
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tessera ARCI obbligatoria
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La cosa più bella delle serate di David Rodigan è che il primo a divertirsi è proprio lui. Si diverte un mondo quando comincia a muoversi facendo quelle strane mosse del suo improbabile kung-fu. Si diverte davvero tanto quando tira fuori dalla sua valigetta un mucchio di Cd che contengono un numero impressionante di canzoni che hanno scandito la storia della musica giamaicana. Sorride quando decide di far ascoltare i tanti “dub plates” e “specials” che ha accumulato nell’arco di una carriera che copre ormai diversi decenni. In quei momenti il Gentleman del reggae è felice. E per questo sono felici anche tutti quelli che sono di fronte a lui. E come quella vecchia storia secondo la quale chi ascolta una canzone si emoziona perché il primo ad emozionarsi è stato proprio chi quella canzone l’ha prima immaginata e poi eseguita.
David Rodigan conferma la tesi che chi ha la fortuna di trasformare la sua passione più grande in un lavoro, si mantiene giovane e sembra non essere minimamente segnato dal tempo che passa. Proprio come accade con certe canzoni decisamente molto più che maggiorenni che gli anni e i decenni che passano non riescono minimamente a scalfire. Certo, sono datate, ma gran parte del loro fascino risiede anche in questo. Soprattutto in questo. Tutti quelli che hanno avuto la fortuna di assistere, o meglio di partecipare ad una sua serata sanno benissimo quali canzoni David Rodigan farà ascoltare, ma sanno altrettanto bene che comunque prima o poi arriverà qualcosa che non era assolutamente previsto, così come è chiaro che Rodigan troverà comunque delle parole nuove per presentare, per lanciare le sue (le nostre) canzoni preferite.
In fondo, ripercorrere la sua storia è come un viaggio tra i momenti più belli e ispirati di quel grande e possente suono, di quel grande ritmo che hanno pervaso le stagioni della musica giamaicana. E in molti di quei momenti, lui c’era, era proprio lì ad ascoltare e poi a diffondere tutta quella musica, con gusto, sensibilità e passione. Forse il mondo del cinema e del teatro, perché molti e molti anni fa David Rodigan voleva fare l’attore, e l’ha fatto, ma il reggae ha trovato un protagonista di primo piano. La sua carriera cominciò proprio quando era in giro con una compagnia teatrale a alla fine dello spettacolo correva alla ricerca di un club dove far ascoltare i suoi dischi preferiti. Lo faceva senza richiedere alcun compenso, lo faceva solo per divertirsi e per trovare altri appassionati.
Poi è arrivata la radio. Per molti anni David Rodigan è stato il cuore, la mente, la voce di “Roots Rockers”, programma che andava n onda ogni sabato, a partire dalle 22, sulla londinese Capital Radio. E alle 24, quando il programma finiva, prendeva i suoi dischi (in quei tempi niente Cd, solo vinile e di quello bello nero e pesante) per correre al Gossip, un piccolo club a Soho, in Dean Street, dove in un certo senso Roots Rockers continuava per tutta la notte. Se eri a Londra, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio del decennio successivo, sapevi come trascorrere la notte del sabato. Era molto semplice: prima accendevi la radio e la sintonizzavi su Radio Capital e poi andavi al Gossip. Non avevi bisogno di altro. David Rodigan aveva tutto quello che doveva (deve) avere un conduttore radiofonico: stile, tecnica, voce, gusto e personalità. Non necessariamente in quest’ordine.
Quando quei giorni d’oro finirono, Rodigan è passato a Kiss FM e ha continuato a tenere serate in tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti, dal Giappone alla Giamaica. E continua a farlo, con la stessa passione. Si diverte proprio. E noi con lui.
Alberto Castelli
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